Il rapporto di riproduzione è quel valore, indicato da una coppia di numeri ad es. z : y (ex 1:5 o 1:1), che esprime il rapporto tra le dimensioni dell’immagine sulla pellicola/sensore e le dimensioni del soggetto; maggiore sarà il primo dei due valori, più grandi saranno le dimensioni dell’immagine sulla pellicola/sensore, ossia più forte sarà l’ingrandimento. Quindi se si scatta con un rapporto di riproduzione di 1:2 (si legge: “uno a due”) si otterrà sul piano pellicola/sensore un’immagine le cui dimensioni saranno pari alla metà di quelle del soggetto.
A volte si parla di ingrandimento al posto di rapporto di riproduzione.Un rapporto di riproduzione di 2 : 1 potrà quindi essere indicato anche con 2x (si legge: “due per”).
Il rapporto di riproduzione dipende dal tipo di obiettivo utilizzato e varia a seconda che si metta a fuoco all’infinito o più vicino; in quest’ultimo caso l’ingrandimento dell’obiettivo è massimo. Quindi per “ingrandire” il soggetto sfruttando al massimo le caratteristiche dell’obiettivo, è necessario avvicinarsi ad esso il più possibile, ossia fino alla distanza minima di messa a fuoco, oltre la quale non è più possibile mettere a fuoco.
Normalmente, il rapporto di riproduzione offerto dagli obiettivi è sufficiente per la maggior parte delle applicazioni.