La gestione dell’alimentazione è un aspetto cruciale per chi utilizza la Blackmagic Pyxis 6K in produzioni sul campo. La durata della batteria dipende da diversi fattori, tra cui il formato di registrazione, la luminosità del display e l’uso di accessori esterni. Con un corretto setup energetico, è possibile ottimizzare i tempi di ripresa e garantire sessioni di lavoro più lunghe senza interruzioni. In questo articolo analizziamo le opzioni disponibili, dalle batterie standard alle soluzioni V-Mount, per comprendere come massimizzare l’autonomia della Blackmagic Pyxis 6K in base alle esigenze di produzione.
L’alimentazione di una camera come la Blackmagic Pyxis 6K rappresenta un aspetto cruciale per garantire sessioni di ripresa continue e senza interruzioni. Con un consumo energetico medio di circa W, è fondamentale scegliere soluzioni adeguate per massimizzare l’autonomia sul set.
Autonomia con batteria BP-U
Una delle opzioni più affidabili per l’alimentazione della Pyxis 6K è la batteria BP-U100, che offre 99,4Wh a 14,4V. Dai test effettuati, questa configurazione permette di ottenere un’autonomia di circa 2 ore e 50 minuti in condizioni operative standard. Si tratta di un risultato eccellente, considerando la potenza della camera e il tipo di riprese che può gestire.
Autonomia con una batteria V-Lock
Grazie alla piastra dedicata, si può alimentare non solo la camera ma anche vari accessori, grazie a due connettori d-tap ed un USB-C. Nello specifico grazie ad una V-Lock da 130 Wh e 14.4V, la camera riesce a registrare per circa 3 ore e mezza.