La Panasonic Lumix GH6 offre la possibilità di estendere la gamma dinamica (dynamic range boost, DR boost in seguito) in da 12 stop a 13+ stop. In questa modalità la mirroless alza l’ISO nativo, ovvero lo 0 dB, in V-Log da 250 a 2000 e con altri profili d’immagine da 100 a 800.
Analisi con Dynamic Range Boost spento in ProRes HQ
Con questa modalità disattivata, l’ISO nativo della camera è di 250.
In questa modalità di registrazione, ovvero in 5.7K ProRes HQ, si ottiene una gamma dinamica inferiore. Si parla di 9.4/10.5 stop con SNR = 2/1. Il rumore digitale, quindi, è molto più evidente e la qualità dell’immagine ne risente parecchio.
Analisi con Dynamic Range Boost acceso in ProRes HQ
Come si evince dal grafico di CineD, si vedono chiaramente 12 stop di gamma dinamica sopra il livello del rumore di fondo, con un 13esimo stop debole e un 14esimo stop accennato.
Il test Imatest conferma quanto detto in precedenza. 11 stop di gamma piena con un rapporto segnale/rumore (SNR) compreso tra i 2 e 12.2 stop con SNR = 1.Nel secondo grafico, sopra la linea blu dei 12.2 stop, si notano due stop attaccati quasi al livello del rumore di fondo.
Il clipping del segnale video senza il DR boost avviene a 80% di IRE, mentre col DR boost il clipping avviene poco sotto il 90% di IRE. Questo significa che questa modalità offre più di uno stop nelle alte luci e permette meno rumore nelle ombre.
Analisi con Dynamic Range Boost acceso in H265
La maggiore compressione di questo codec rispetto al ProRes rovina non di poco l’immagine. Si parla del clipping all’80% di IRE e il rumore di fondo si nota già al 12% di IRE. I valori Imatest risultano più alti, ovvero 11.5/12.8 stop con con SNR = 2/1. Con questo codec non sono presente molte informazioni sulle ombre e sembra che ci sia una maggiore riduzione del rumore attiva. Sopra la linea blu dei 12.8 EV, è visibile uno stop aggiuntivo nel rumore di fondo.
I nostri consigli
Ma in linguaggio comune, cosa significano questi dati? La Panasonic Lumix GH6 non se la cava per niente male visto il suo sensore così piccolo. Il rumore di fondo risulta molto organico e poco digitale. Fortunatamente, utilizzato il ProRes HQ non viene aggiunto rumore di fondo. Bisogna ricordare che la Panasonic Lumix GH6 integra un sistema di riduzione del rumore che non può essere disabilitato, a differenza delle altre camere della serie GH.
ProRes HQ oppure H265? Il primo conserva meglio le informazioni del sensore e ciò aiuta nella postproduzione in quanto si può intervenire con un qualsiasi software di montaggio non lineare per risolvere il rumore che viene registrato nelle zone di ombra e a bassi valori IRE. Le immagini risultano più organiche e meno digitali, più piacevoli da guardare.
Il codec più compresso, invece, offre una buona gamma dinamica, file leggeri e una discreta ruota di valori in DR boost out-of-the-box senza la necessità di usare un software NLE. Bisogna tenere conto, però, che col codec h265 è presnte una maggiore elaborazione del rumore interna che non può essere disattivata.
E il dynamic boost range? L’accoppiata vincente senza dubbio è il DR + ProRes HQ in quanto si guadagnano quasi 2 stop di gamma dinamica rispetto al classico h265.
Abbiamo anche girato un po’ di footage per permettervi di testare il file restituito; abbiamo girato in 4K, 10bit 4:2:2 in profilo colore V-Log.
- Qui, puoi scaricare il footage con dynamic range boost ACCESO;
- Qui, invece, il footage con dynamic range boost SPENTO.
Fonte: Cined.com
Fonte immagini test: Cined.com